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ECCO COME DIRE ADDIO ALLA “MUFFA”…

Le muffe sono funghi composti da batteri e spore, che possono causare danni nell’uomo in particolare all’apparato respiratorio. La muffa si “mangia” letteralmente prima le pitture e poi l’intonaco. Si manifestano prima con piccoli puntini neri, poi questi puntini diventano delle macchie scure compatte.

Si manifestano quasi sempre in ambienti chiusi e poco soleggiati come cantine, garage ma anche sui soffitti e pareti di abitazioni.

Le cause principali di creazione di muffa sono essenzialmente tre:

  1. Insufficiente isolamento termico delle pareti: muri, travi e pilastri rivolti all’esterno e non perfettamente coibentati (ponti termici);
  2. Errate abitudini di riscaldamento e di ventilazione della casa come insufficiente ricambio d’aria, biancheria umida messa ad asciugare all’interno specialmente nella stagione fredda, eccesso di acqua nelle piante;
  3. Pareti non rifinite esposte al nord.

A volte o quasi sempre si pensa di aver sconfitto il “fungo” perché si riesce ad eliminare visivamente le macchie sulla parete, ma niente è più sbagliato. Già…perché bisogna tenere conto che, come tutti i batteri, anche la muffa ha il potere di rigenerarsi e di radicarsi.

 

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ALLORA COME FAI AD ELIMINARLA?

Innanzitutto è giusto precisare che per eliminare definitivamente la muffa bisogna rivolgersi ad esperti (come imprese edili) che sappiano come intervenire e che lo facciano con rapidità per impedire che il “fungo” si propaghi sempre più. Non esiste un metodo unico per combattere la muffa, bensì molteplici. Per lungo tempo sono stati impiegati rimedi come l’alcol denaturato o la comune candeggina, ma non sempre questi rimedi sono stati risolutivi.
È per questo che oggi in commercio sono disponibili nuovi prodotti quali:

  • LIQUIDI ANTIMUFFA: sterilizzanti per rimuovere la muffa dai muri o additivi da aggiungere all’idropittura per rendere le pareti meno attaccabili dalle spore;
  • IDROPITTURE ANTIMUFFA: anti condensa per rimuovere la muffa che si è formata per eccesso di condensa, e additivi per ambienti dove è scarsa la ventilazione.

Ma quali sono gli step da seguire? Presto detto. Lavare a fondo le muffe dal muro con un liquido antimuffa, tenendo ben ventilato il locale dove state lavorando per non respirare le esalazioni del prodotto (usare guanti di gomma e mascherina). Non grattare la muffa dai muri con spazzole o spatole, le spore della muffa si propagherebbero nell’aria. Arieggiare per bene il locale fino a quando scompare ogni odore lasciando asciugare i muri.

Nei casi più gravi, ossia quando la muffa ha danneggiato la pittura o l’intonaco, dopo il lavaggio (far passare almeno 24 ore) bisogna raschiare le pitture e gli intonaci e stuccare le parti ammalorate.
Quindi dare almeno due mani di pittura antimuffa impregnando le pareti interessate. Infine applicare un additivo antimuffa specifico per idropitture.

Quindi si può concludere dicendo che per aumentare la traspirabilità delle pareti è quasi sempre necessario un intervento edilizio importante.

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